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28 Novembre 2021, domenica    17:00

Ilaria Centorrino

organo

Johann Sebastian Bach

Concerto BWV 593 (da Vivaldi RV522)

Johann Christian Bach

Fuga su B.A.C.H.

Johann Sebastian Bach

Sonata n. 2 BWV 526

Carl Philipp Emanuel Bach

Fuga su B.A.C.H.

Johann Sebastian Bach

“Allein Gott in der Hoh sei Ehr” BWV 676

Johann Georg Albrechtsberger

Fuga su B.A.C.H.

Bruno Maderna

Introduzione e Passacaglia “Lauda Sion Salvatorem” (prima esecuzione assoluta)

Johann Sebastian Bach

Fantasia e Fuga BWV 542

Johann Sebastian Bach

Bis programmato:
“Von deinen Thron tret’ich hiermit" BWV 668

Il manoscritto originale (frammento di quattro fogli) del brano di Bruno Maderna “Introduzione e Passacaglia Lauda Sion Salvatorem”, già nell’archivio di Sandro Dalla Libera, è attualmente conservato nell’archivio del “Centro studi su Bruno Maderna e la musica contemporanea in Italia”, Biblioteca delle Arti, Università di Bologna

Maderna aveva 22 anni quando, nel 1942, compose la Introduzione e Passacaglia “Lauda Sion Salvatorem” per orchestra, di cui si ha notizia di una sola esecuzione, da lui stesso diretta, al Teatro Comunale di Firenze il 3 aprile 1947. 

Maderna aveva studiato a Santa Cecilia con Alessandro Bustini dal 1937 al 1940; poi dal 1940 al 1942 aveva seguito i corsi di perfezionamento di Gian Francesco Malipiero. La “Introduzione e Passacaglia” si colloca dunque in un periodo di apprendistato e si può forse ricondurre a un suggerimento di Malipiero l’idea di rivisitare l’antico repertorio del canto liturgico in un linguaggio caratterizzato da un modalismo neotonale. L’intreccio polifonico tende a combinare le varianti della melodia della sequenza con procedimento sofisticato, con un probabile riferimento alla Sinfonia Mathis der Maler di Hindemith.

Lauda Sion Salvatorem è una delle cinque sequenze della liturgia cattolica, su una melodia della fine del secolo XIII attribuita a San Tommaso d’Aquino e messa in musica da molti compositori del passato, mentre la passacaglia è una forma musicale costruita su un tema seguito da una serie articolata di variazioni, che fu molto popolare in epoca barocca.

La versione per organo, che viene eseguita – in prima esecuzione assoluta – nel concerto di oggi, proviene da un manoscritto autografo in forma frammentaria (Introduzione e 23 battute della Passacaglia, quattro fogli in tutto) che si trovava nell’archivio di Sandro Dalla Libera, organista e musicologo veneziano, che l’aveva ricevuto da Maderna stesso. Questo manoscritto è ora di proprietà (per gentile donazione) dell’Archivio del “Centro studi su Bruno Maderna e la musica contemporanea in Italia”, Biblioteca delle Arti, Università di Bologna. 

Dalle datazioni dei manoscritti risulta che la composizione organistica precede quella orchestrale di circa un anno. Un’ulteriore conferma della filiazione della versione orchestrale da quella organistica proviene dall’esistenza di un manoscritto che presenta le caratteristiche di una stesura intermedia. Si tratta del testimone «Sp2» che si ferma esattamente dove si ferma il frammento organistico. Questo mi rafforza nella convinzione che Maderna abbia iniziato a scrivere il pezzo pensando all’organo ma lo abbia proseguito direttamente con l’orchestra. In altre parole che il pezzo organistico non sia mai esistito oltre quelle prime pagine. (Veniero Rizzardi)

La Fantasia per due pianoforti è stata la prima opera di Maderna a essere eseguita a Darmstadt nel 1949 (con il titolo di BACH Variationen) da Carl Seeman e Peter Stadlen. Formalmente la Fantasia si sviluppa in un solo lungo movimento in cui il motivo B.A.C.H. (le note si bemolle, la, do, si naturale: nella notazione alfabetica tedesca) è usato per tutto il brano. La conclusione avviene su una citazione della melodia del corale di Bach Vor deinen Thron tret’ich hiermit (BWV 668) che, secondo una leggendaria tradizione biografica, sarebbe stata raccolta al capezzale del compositore morente.

Chiesa di Sant’Antonio Abate

Collegio Don Mazza Italia

progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
nell’ambito del Bando Culturalmente 2020

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
mail: info@amicimusicapadova.org
tel: 049 8756763 (lun/ven – 11/16)

 

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