5 Agosto 2021, giovedì 19:00 –
Elisabetta de Mircovich
voce, violoncello
Raffaella De Mircovich
voce
Monica Giust
clarinetto
Johann Sebastian Bach
Prélude (dalla Suite n. 2 per violoncello solo)
Ludwig van Beethoven
Duo WoO 27, n. 1 per clarinetto e violoncello
Paul Hindemith
Ludus Minor per clarinetto e violoncello
Igor Stravinsky
da Tre pezzi per clarinetto solo, n. 1 (Molto tranquillo)
Bèla Kovács
Hommage à J. S. Bach per clarinetto solo
Dmitrij Šostakovič
Prelude
L’Ultimo uomo. Monologhi e dialoghi, storie e suoni in tempi di epidemie
Un affascinante e coinvolgente gioco di riflessi fra musica verbale, argomentazioni melodiche, monologo e dialogo che unisce musica e letteratura. Le storie narrate sono tratte da un distopico e sorprendentemente visionario romanzo di Mary Wollstoncraft Shelley: The Last Man, scritto nel 1824 e ambientato nel Ventunesimo Secolo.
Un’opera in cui l’autrice di Frankestein Moderno Prometeo racconta una misteriosa pandemia che annienta l’umanità spopolando il pianeta. Nel monologo dell’ultimo sopravvissuto che si fa dialogo con una sognata Umanità Futura, Mary, figura di punta del protofemminismo Romantico, riflette in modo incredibilmente attuale sul ruolo della scienza, della tecnologia e del rispetto per la natura in una società ambiziosa e assetata di potere.
L’ambientazione sonora – monologhi e dialoghi musicali tra un clarinetto ed un violoncello – spazia tra Bach, Beethoven (contemporaneo di Mary Shelley), Hindemith (eclettico compositore tedesco del primo Novecento) e il compositore ungherese contemporaneo Bela Kovacs.