Matteo Zenatti

voce, arpe

Dopo la maturità classica e studi irregolari di chitarra, pianoforte e flauto traverso, ho frequentato sia Filosofia all’Università di Bologna sia la “Scuola Regionale di Teatro” di Padova: non terminerò mai né l’una né l’altra. Entro invece all’Istituto “Orazio Vecchi” di Modena e ne esco dopo cinque anni diplomato tenore.

Nel frattempo maturo esperienze formative lavorando come educatore con adolescenti difficili nei quartieri più malfamati di Verona, dove approfondisco gli aspetti delinquenziali del mio look: a tutt’oggi, nonostante la mia ricca formazione culturale, per i modi e per l’aspetto vengo spesso scambiato per un camionista abusivo.

Ho recentemente tentato di ingentilire la mia immagine ricorrendo all’arpa antica, dalla romanica alla rinascimentale, alle quali sono approdato secondo un percorso autonomo, ormai insofferente a qualsiasi insegnante di qualunque grado; tollero, solo in virtù di affetto e stima senza pari, i consigli di Maria Cristina Cleary.

Le mie ultime evoluzioni vocali sono invece dovute dovute alla pazienza di Sonia Zaramella; sono riuscito a fare solo due lezioni di canto con il compianto maestro e tenore Vincenzo Manno, ma sono stati momenti preziosissimi per il completamento della mia formazione vocale.

In scena amo leggere, cantare, suonare, recitare: sono riuscito anche ad esibirmi come ballerino classico al Teatro Romano di Verona con la compagnia della cara maestra Loredana Venchi. Perlopiù però opero come cantante specialista di musica antica: sono orgoglioso di essere uno stimato madrigalista – ossia cantante di un genere musicale che gli organizzatori di concerti e gli impresari temono come la peste.

Ho collaborato ad un’edizione critica di musiche di Stefano Bernardi per la casa editrice LIM.

Ho vinto un Diapason d’oro e ho preso i Cinque Punti di Repertoire, ma non da solo, con La Reverdie, con cui collaboro stabilmente dal 1993; peraltro, nel quadro degli spettacoli del suddetto noto ensemble medievalista, esibisco le mie doti attoriali diventando lettore di lettere di Guillaume Dufay, poemetti inediti di Giovanni Boccaccio, romanzi cavallereschi piemontesi, racconti di viaggio di Marco Polo, versi satirici dal Roman de Fauvel.

Cantar di Pietre, Musica e Poesia a San Maurizio (Milano), MITO (Milano-Torino), I concerti del Quirinale, Ravenna Festival, Festival delle Fiandre (Bruges), Laus Polyphoniae (Anversa), Oude Muziek (Utrecht), Herne (Germania), Grandezze & Meraviglie (Modena) sono solo alcuni dei festival nei quali mi sono esibito.

Ho debuttato nel 2016 all’Arena di Verona come solista cantando la celebre aria Happy Birthday durante il concerto dei Duran Duran, davanti a 12.000 persone (video).

Collaboro come musicista e come attore con la compagnia di Bergamo Teatro del Vento: Chiara Magri e Lando Francini sono stati miei maestri.

Pubblico irregolarmente videolezioni di canto seguitissime su YouTube, dal vivo insegno canto antico alla Scuola Civica Bruno Maderna di Verona.

Nel 2017 fondo, con successo, una Scuola di Madrigali aperta a tutti, a Verona, che continua tuttora il suo percorso lungo l’anno scolastico e con seminari estivi.

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