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In memoriam Gustav Leonhardt

(16 gennaio 2012 - 16 gennaio 2022)

In signo Joannis Sebastiani Magni

Presente nelle nostre stagioni ben 25 volte (dal primo concerto del 18 aprile 1972 all'ultimo del 10 ottobre 2011), dieci anni fa si spegneva a Amsterdam Gustav Leonhardt.

Dal suo magistero ha preso avvio negli anni Sessanta quella rivoluzione interpretativa della musica antica di cui in Italia, gli Amici della Musica di Padova sono stati fra i primi a cogliere il significato, intraprendendo fin dai primi anni ’70 un cammino d’avanguardia nella presentazione delle nuove ricerche sulle prassi esecutive del repertorio barocco e classico.

Le sue ininterrotte presenze nelle stagioni padovane da solo, in duo (con Frans Brüggen, Anner Bylsma o Sigiswald Kuijken), in gruppi vocali/strumentali o come direttore di ensemble più ampi, testimoniano il grande legame di ammirazione, stima e affetto che hanno legato gli Amici della Musica di Padova alla sua figura.

L’Associazione padovana poi, con un’azione di sostegno, ha contribuito al conferimento della laurea honoris causa da parte dell’Università di Padova il 24 ottobre 2000 (la prima conferita dal nostro Ateneo in ambito musicale).

Come ha scritto Sigiswald Kuijken, Gustav Leohardt non era solo "un musicista di impressionante profondità ma un musicista punto di riferimento; di ciò nel mondo della “Musica antica”, e più in generale, nel mondo della musica classica, nessuno veramente dubita. Chi lo ha visto e sentito al lavoro poteva soltanto stupirsi nel vivere una tale concentrazione immersa in se stessa, una tale grande discrezione. Al tempo stesso chi ha avuto modo di conoscerlo trovava in ogni esecuzione un musicista appassionato, estremamente ricco di fantasia e che mirava alla espressione più viva. Come era possibile ciò? La fonte di questa passione, di questa fantasia e di questa vivezza nell’espressione fu sempre, per Gustav Leonhardt, la musica stessa che suonava proprio in quel momento. Chiaramente dietro il suo fare musica viveva sempre la ferma convinzione (anche se raramente espressa) che la grande arte venisse da un piano che ampiamente superava la capacità e la conoscenza umana. Per questo l’esecutore ha il debito, nei confronti di questa arte, del massimo rispetto e della più grande perfezione strumentale possibile - di meno non è abbastanza!”

Gli Amici della Musica di Padova intendono ricordare la figura di Gustav Leonhardt dedicando alla sua memoria quattro concerti nel gennaio 2022, costruiti IN SIGNO JOANNIS SEBASTIANI MAGNI attorno ai capolavori di Bach: il Clavicembalo ben Temperato (I parte), le Partite per clavicembalo, i grandi Corali e i Preludi e fuga per organo, i Concerti per clavicembalo e orchestra.