Orchestra e Coro del Conservatorio Cesare Pollini
Francesco Loregian
maestro del coro
Massimiliano Vettore
pianoforte
Rocco Cianciotta
direttore
Gian Francesco Malipiero
Concerto per archi e organo ad libitum (da una sonata di G. Tartini)
Universa universis per coro (tenori, bassi) e 19 strumenti
Franz Liszt
Totentanz S 126 per pianoforte e orchestra
Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 op. 95 "Dal Nuovo Mondo"

Inaugurazione dell'Anno Accademico 2023/2024 del Conservatorio Cesare Pollini
con la collaborazione di

"Dialoghi con Gian Francesco Malipiero" è un progetto di



“Patavina Lumina” è in collaborazione con

con il contributo della

GIAN FRANCESCO MALIPIERO
CONCERTO PER ARCHI E ORGANO AD LIBITUM
Fu importante la scoperta che (ndr. Malipiero) fece nell'estate del 1902, di partiture del '600 e '700 alla Biblioteca Marciana. Lesse, trascrisse, copiò opere di Monteverdi, Cavalli e Scarlatti, le sonate di Tartini e si entusiasmò per questi autori (H. Prunières, 1952)
Nel 1919 Gian Francesco Malipiero elaborò per violino e pianoforte otto sonate di Giuseppe Tartini, composte originariamente per violino e basso. Una di esse, la Sonata in sol maggiore GT 2.G8, che Tartini compose in età matura, probabilmente attorno agli anni ’40 del Settecento, fu trascritta nuovamente da Malipiero col titolo di Concerto in Sol per orchestra d’archi (organo ad libitum). Questa seconda versione di Malipiero fu pubblicata a Milano, presso la casa Ricordi, nel 1939. (G. Viverit, 2023)
DA PATAVINA LUMINA A UNIVERSA UNIVERSIS
Patavina lumina è una composizione ispirata all'esaltazione dell'antico Ateneo e ad esso consacrata. Il testo, apprestato da Carlo Anti e Erminio Troilo con brevi storici motti latini e con le strofe di una canzone goliardica, rievoca in sette momenti, Tito Livio, la fondazione dello Studio (1222), la scuola filosofica padovana, Galileo, Morgagni, la goliardia guerriera, la perennità dell'Università padovana come focolare di liberi studi.
Patavina lumina, scritta per coro (tenori, bassi) e 19 strumenti, fu composta nel 1942 (la data finale è, 3 settembre 1942) e fu dedicata a Carlo Anti.
La sua esecuzione ebbe luogo alla Sala dei Giganti l'11 maggio 1943 alle ore 17.30, nell'ambito dei concerti organizzati dall'Università assieme all'Istituto Musicale Cesare Pollini - Società di Concerti Bartolomeo Cristofori. Dirigeva Nino Sanzogno, maestro del coro era Sante Zanon.
Al momento della pubblicazione (1951) da parte dell'editore milanese Suvini Zerboni, Malipiero all'ultimo diede al brano un titolo diverso, quello di Universa universis, cambiando nel testo le parole "patavina libertas" con "veritatis favilla".
In una lettera del novembre 1950 all'editore, aveva scritto che il titolo iniziale "fu per una occasione che desidererei non si ripetesse più, comunque non c'è niente di male, desidero solo evitare confusioni."
Nel catalogo del 1952 l'autore annotò: "È stata scritta per una manifestazione goliardica dell'Università di Padova".