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17 Novembre 2021, mercoledì    20:15

Elisso Virsaladze

pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart

Fantasia K 396
9 Variazioni sull’arietta “Lison dormait” K 264
Rondo K 511

Frédéric Chopin

Valse n. 19 op. post.
Ballata n. 2 op. 38

Wolfgang Amadeus Mozart

Fantasia K 475
Sonata K 457

Frédéric Chopin

2 Notturni op. 27
Ballata n. 3 op. 47

Il ritorno a Padova di Elisso Virsaladze, dopo i concerti del 22 gennaio 2016 e del 10 aprile 2019, è un avvenimento. Per gli appassionati Elisso Virsaladze è un nome mitico, con una prestigiosa carriera: vincitrice del Concorso Schumann a Zwickau, docente al Conservatorio di Mosca e alla Musikhochschule di Monaco di Baviera, oggi anche a Fiesole, partner della violoncellista N. Gutman e di direttori come J. Temirkanov, R. Muti, W. Sawallisch, K. Kondrashin, A. Pappano con le più grandi orchestre. Cresciuta in una famiglia a Tbilisi che da generazioni era impegnata nell’arte e nella cultura della Georgia, Elisso Virsaladze ha preso le prime lezioni di pianoforte dalla nonna, la Prof.ssa Anastasia Virsaladze e ha proseguito i propri studi nel locale Conservatorio, prima di trasferirsi a Mosca per seguire i corsi di Yakov Zak e di Heinrich Neuhaus. Una scuola, quest’ultima, che ha annoverato tra i suoi studenti anche Sviatoslav Richter, attenta ai valori spirituali della musica, alla poesia dell’interpretazione e dell’esecuzione, piuttosto che alla esibizione pianistica fine a sè stessa. Richter stesso testimoniò sempre la sua più grande ammirazione per quella che era per lui “la miglior donna pianista”, “una artista di grande nobiltà” , “l’interprete di eccellenza di Schumann”.

Se Bach per Chopin – ha scritto Gastone Belotti – era il musicista dal quale tutti dovevano imparare, Mozart era il modello irrangiungibile da venerare. È su un tema di Mozart che Chopin scrive le Variazioni op. 2 nel 1827 (quelle di cui Schumann subito avvertì la genialità) ed è il Trio K 564 che Chopin esegue con Alard e Franchomme, nel suo ultimo concerto parigino il 16 febbraio 1848. Uno dei suoi ultimi pensieri espresso ad una delle sue allieve migliori, Marcelina Czartoryska, fu: “vi raccomando Franchomme; voi due suonerete Mozart e io vi ascolterò.”
Ed ancora è Delacroix a riportarci un pensiero di Chopin per il quale “Mozart non aveva bisogno di esperienza, perchè la sua conoscenza fu sempre pari alla sua ispirazione.”
Chopin – H.Heine, 1837 – “tradisce un’origine molto alta. Proviene dal paese di Mozart, di Raffaello, di Goethe:la sua vera patria è il sogno incantato della poesia.”
Quel sogno che Elisso Virsaldazde ci propone nel suo programma.

Auditorium C. Pollini

Padova Via Carlo Cassan, 17
Padova, PD 35121 Italia

I biglietti sono in vendita su Vivaticket, da Gabbia, via Dante 8 (Padova) e al botteghino dell’Auditorium Pollini la sera del concerto

Ciclo A
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