Franz Liszt e Roma: proiezione DVD

Lunedì 27 aprile, ore 17, presso l’Auditorium Pollini del Conservatorio padovano, si terrà la proiezione del DVD “LISZT e ROMA” di Gaia Vazzoler, con una presentazione di Michele Campanella e di Gaia Vazzoler.

La proiezione è riservata agli studenti del Conservatorio.

Gaia Vazzoler, pianista e musicologa, è vincitrice della prestigiosa Borsa di Studio della Richard Wagner Stipendienstiftung di Bayreuth. Ha lavorato presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per oltre dieci anni, in veste di curatrice di numerose rassegne musicali di guida all’ascolto, storia della musica e introduzione ai concerti, con esempi dal vivo al pianoforte ed interventi di artisti ospiti. Ha pubblicato il saggio “Roma di Note”, itinerario musicale nella Città Eterna dal passato ad oggi.

Il racconto non solo della figura di un musicista geniale, ma in particolare il suo speciale legame con la città di Roma. Vengono ripercorse le passeggiate e gli itinerari che, tra Roma e Villa d’Este, animavano la vita romana di Liszt, dalle case, ai conventi, ai palazzi, alle sale da concerto, per sentirlo vicino nella città che scelse per trascorrere lunghi periodi della sua vita. E scoprire come la città stessa ispirò la sua creatività, fornendo spunti compositivi per brani sacri e profani di altissimo e profondo valore musicale: un Liszt maturo, riflessivo, più che mai moderno e attuale al nostro orecchio.

Musicista e luogo compaiono come protagonisti assoluti, così che la scelta di Gaia Vazzoler dichiara fin dalla intitolazione la distanza dalla retorica oleografica e romanzatamente celebrativa; Liszt e la città che il compositore scelse per trascorrervi due decenni di grande rilievo della sua vita di musicista e di uomo, a partire dal 1861.

Liszt si stabilì prima in via del Babuino, poi in via Sistina, successivamente presso il convento della Madonna del Rosario a Monte Mario e il convento di S. Francesca Romana al Foro; frequentò diversi posti assai noti come il Caffè Greco, Palazzo Barberini, la sala Dante di Palazzo Poli.

“Avendo in questi ultimi tempi visitato molti paesi nuovi, luoghi diversi, molti dei quali consacrati dalla storia e dalla poesia; (…) si stabiliva tra loro e me una relazione immediata, un rapporto indefinito ma reale, una comunicazione inspiegabile ma certa, ho tentato di rendere in musica qualcuna delle mie sensazioni più forti, delle mie più vive percezioni”.

I pellegrinaggi, naturalmente artistici, furono compiuti fra il 1835 e il ’39 in Svizzera e in Italia, in compagnia della contessa Marie d’Agoult.

Si può parlare di una “Scuola romana di Franz Liszt”, attraverso le lezioni che diede a giovani interpreti; organizzando concerti-accademie che proponevano repertorio nuovo e rivoluzionario per la città di Roma, negli anni intorno alla sua assunzione a Capitale, e che veniva da anni di conservatorismo musicale.
Attorno al grande virtuoso-compositore si svilupparono, o si rivelarono, talenti che espressero nella città eterna la loro genialità e che seppero rinnovare la vita musicale romana, e nazionale di riflesso, attraverso le moderne acquisizioni del linguaggio musicale che non prescindeva però dalle conquiste della tradizione.

Prendendo spunto, dunque, dal bicentenario lisztiano, celebrato nel 2011, il film racconta come la città di Roma tornò ad essere protagonista della cultura italiana con risultati di altissimo pregio artistico.