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15 Ottobre 2019, martedì    20:15

Alexander Romanovsky

pianoforte

Frédéric Chopin

Tre Notturni op. 9
12 Studi op. 10
Quattro Mazurche op. 24
12 Studi op. 25

Un pianoforte per Padova

con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Ucraino, naturalizzato italiano, vincitore del Concorso pianistico “Busoni” nel 2001 a soli diciassette anni, Alexander Romanovsky ha compiuto gli studi all’Accademia di Imola con L. Margarius e nel 2009 ha conseguito l’Artist Diploma al Royal College di Londra. “Un grande talento del pianoforte” (Carlo Maria Giulini) riconosciuto in una prestigiosa attività musicale internazionale, che vede Romanovsky presente nelle maggiori sale (Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala di Milano, Accademia di S. Cecilia di Roma, Teatro Colón di Buenos Aires, Sala Suntory di Tokyo, ecc) da solo e con le orchestre e i direttori più importanti (V. Gergiev, V. Spivakov, M. Pletnev, A. Pappano, G. Noseda, J. Conlon, ecc).
Un “debutto” a Padova, con un programma dedicato a Chopin e con al centro le due serie degli Studi op. 10 e op. 25.
Con l’op. 10 (1829-30, edita nel 1833 con dedica a F. Liszt) Chopin dichiarò che “niente gli poteva togliere dalla testa l’idea e il desiderio forse troppo audace di creare un mondo nuovo”. “Un mondo in cui” – così scrisse nel 1838 un recensore viennese – Chopin “voleva fondere in uno lo spirito fondatore di un Bach con la passione incandescente e la sfida tecnica di Paganini”. Dei “veri quadri poetici” li definì Schumann riferendosi agli Studi op. 25 (1837). Ascoltandoli “finito lo studio si prova l’impressione di chi si vede sfuggire una beata immagine apparsa in sogno e che, già mezzo sveglio, vorrebbe ancora trattenere…”.

Auditorium C. Pollini

Padova Via Carlo Cassan, 17
Padova, PD 35121 Italia
Ciclo A
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