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12 Febbraio 2019, martedì    20:15

L’ Arte dell’Arco

gruppo strumentale

Antonio Vivaldi

Sonata "a Pisendel" per violino e basso RV 10

Giuseppe Tartini

Sonata "sopra lo stile che suona il Prette della Chitarra Portoghese" per violino e basso BA4

Francesco Geminiani

Sonata per violoncello e basso op. 5 n. 6

Pietro Antonio Locatelli

Sonata "prova del’Intonatione" per violino e basso op. 6 n. 12

Nicolò Porpora

Sonata per violino e basso op. 12 n. 11

Alessandro Scarlatti

Partite di Follia per cembalo solo

Francesco Maria Veracini

Sonata Accademica per violino e basso op. 2 n. 12

Virtuosi itineranti in Europa

Il primo cinquantennio del secolo XVIII costituisce per l’Italia l’ultima grande stagione della sua cultura strumentale: l’altissimo livello della tradizione violinistica, la grande varietà delle forme, la partecipazione attiva ai moderni sviluppi del linguaggio musicale le consentono di esercitare ancora un’influenza sul piano europeo. Ma i sintomi della crisi già appaiono evidenti nel fatto che tale influenza riposa essenzialmente sull’iniziativa individuale di singoli musicisti sospinti all’estero dall’esaurirsi della richiesta in patria e dall’invadenza del melodramma. E’ la sorte di molti dei compositori (e violinisti) del nostro programma: di Vivaldi che arriva a Vienna nel 1740, dove muore nel 1741; di Geminiani che lascia la natia Lucca a 25 anni per non tornarvi più e dividendosi fra Londra, Parigi e poi ancora Londra e Dublino; di Locatelli, bergamasco, che farà la sua carriera, nel segno della lezione di A. Corelli, ad Amsterdam; di N. Porpora, affermato operista, che rientrerà nella natia Napoli per morirvi, povero, dopo una vita spesa fra Darmstadt, Vienna (dove ebbe per allievo Haydn) Venezia, Londra, Dresda; di Veracini, fiorentino che sarà a Venezia (dove frequenta Tartini), Londra, Duesseldorf, Dresda, Boemia per ritirarsi infine a Firenze; Tartini invece dalla natia Pirano d’Istria sarà a Padova dove fonda la celebre “Scuola delle Nazioni” e A. Scarlatti da Palermo passa a Roma, Napoli, Firenze, Venezia e Napoli ancora.
 

Sono questi i compositori proposti da L’Arte dell’Arco. Fondato nel 1994 da Giovanni e Federico Guglielmo l’ensemble si è affermato in tutto il mondo in una prestigiosa carriera concertistica e discografica per etichette come Deutsche Harmonia Mundi, Sony/BMG, Chandos, AS, CPO, Brilliant, Stradivarius, Dynamic. Nel 2009 ha completato l’integrale dei concerti di G.Tartini (33 cd) ma la discografia è immensa (Albinoni, Vivaldi, Bach, Haydn, Haendel, …). 

Ciclo A
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