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Christian Zacharias

pianoforte

Joseph Haydn

Sonata Hob. XVI:44

Johann Sebastian Bach

Partita n. 3 BWV 827

Joseph Haydn

Sonata Hob. XVI:52

Franz Schubert

Sonata D 845

“Un pianoforte per Padova” 
Steinway gran coda della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo messo a disposizione della città (2004)
Con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Christian Zacharias si è affermato, come pianista e come direttore d’orchestra, in una rara combinazione di integrità, stile unico, espressività e profondità di visione musicale. Un musicista che “pensa” la musica. Dal pianoforte ha poi esteso il campo dei suoi interessi alla direzione d’orchestra, anche come direttore d’opera: già direttore artistico e principale dell’Orchestre de Chambre de Lausanne con la quale ha realizzato l’integrale dei concerti per pianoforte di Mozart (Diapason d’or, Choc du Monde de la Musique, ECHO Klassik), delle Sinfonie di Schumann e delle Sinfonie “Berlinesi” di C.P.E.Bach, a partire dalla stagione 2017/18 è primo direttore ospite della Orquesta y Coro de la Comunidad de Madrid.
Per questo artista, nel quale la grande tradizione austro-tedesca e l’amore per Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann vivono in tutta la loro freschezza assieme ai prediletti Scarlatti, Chopin, Ravel gli Amici della Musica di Padova hanno avuto nel corso degli anni una speciale predilezione, testimoniata dai numerosi  concerti a Padova (dal ciclo schubertiano dal 1996/97 per arrivare al concerto del 2003 in ricordo di Vlado Perlemuter di cui Zacharias fu allievo).

Il programma affianca i nomi di Haydn e Bach a quello di Schubert.
La sonata n. 44 in sol min., chiamata anche “Divertimento”, è una sonata in due movimenti e di piccole dimensioni, ben diversa dalla virtuosistica Sonata in mi bemolle magg. n. 52 scritta a Londra per Thérèse Jansen, una allieva di Muzio Clementi. La terza Partita di J.S. Bach fa parte delle Sei Partite pubblicate dall’autore nel 1731 nella Clavierübung (Esercizio per tastiera) op. 1: caratteristico di questa Partita l’inconsueto inserimento di una Burlesca e di uno Scherzo .
La sonata di Schubert è del 1825, l’autore stesso la eseguì spesso nella estate di quell’anno e in una lettera alla famiglia scriveva con soddisfazione: “piacquero specialmente le variazioni della mia nuova Sonata a due mani, che eseguii da solo e non senza merito. Alcune persone mi assicurarono che i tasti diventavano voci cantanti sotto le mie dita, ciò che, se vero, mi fa molto piacere perchè non posso sopportare il maledetto martellamento, a cui indulgono anche distinti pianisti e che non diletta nè l’orecchio nè la mente”.