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Pavel Berman

violino

Vsevolod Dvorkin

pianoforte

Karen Khačaturjan

Sonata op. 1

Alfred Schnittke

“A Paganini” per violino solo

Sergej Prokofiev

5 Melodie op. 35a.
Sonata n. 1 op. 80

dalla Rivoluzione alla Perestrojka: la musica in Russia 1917 – 1985” 
(1° concerto)

Il ciclo triennale che inizia con questo concerto è dedicato a quasi settant’anni di musica in Russia. La data della Rivoluzione d’ottobre, il 1917, è il punto di partenza; il punto di arrivo è il 1985, l’anno in cui Gorbaciov lanciò la “Perestrojka” (ricostruzione), un processo di riforme e di rinnovamento nel segno della “Glasnot” (trasparenza), che portò in realtà poi alla dissoluzione dell’URSS.
Anni nei quali la cultura e le arti sono strettamente legate agli eventi politici, economici e sociali di quel gigantesco processo storico: alla sperimentazione e libertà degli anni 1917-1921, (ma anche fino al 1927), con la nascita dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) nel 1922 si avvia una fase di consolidamento, nella quale la cultura e le arti vengono sempre più irregimentate nell’ideologia di partito e dal 1929 al 1953, con Stalin, completa è la politicizzazione dell’arte con mezzi totalitari e brutalmente repressivi. Dal 1956, con Krusciov, inizia timidamente il “disgelo” e poi, a partire dagli anni ’60/70, la maturazione di un’avanguardia e del “dissenso” nei confronti del “realismo socialista” della cultura ufficiale. Prokofiev e Šostakovič sono i due giganti della musica russa di questi anni, ma il ciclo proporrà anche molti altri nomi meno noti.

Il violinista Pavel Berman è nato e ha studiato a Mosca ed stato testimone in prima persona di questa cultura fino agli anni ’90, una cultura vissuta anche attraverso la grande tradizione musicale di famiglia (il padre era il celebre pianista Lazar Berman e pianista anche la madre).

Nel programma in duo con Vsevolod Dvorkin (Mosca 1972, vincitore di premi in concorsi come il Ciani, il Busoni, lo Schumann di Zwickau etc.) accanto alla prima Sonata di Prokofiev del 1946 e alle Cinque Melodie op. 35 bis nella versione per violino del 1925, troviamo la Sonata op. 1 di Karen Khačaturjan (è il nipote del più noto Aram Khačaturjan) del 1947, mentre “A Paganini” per violino solo di Alfred Schnittke è del 1982.  Tre i grandi violinisti a cui sono legati questi brani: David Oistrach per Prokofiev, Leonid Kogan per Khačaturjan (ma la sonata fu nel repertorio anche di David Oistrach e Jascha Heifetz che anche la incise), Gidon Kremer per Schnittke.