10 Novembre 2015, martedì 20:15 –
Dénes Várjon
pianoforte
Béla Bartók
2 Elegie op. 8b
Ludwig van Beethoven
Sonata op. 78
Sonata op. 79
Sonata op. 81a
Béla Bartók
Improvvisazioni su canti popolari ungheresi op. 20
Sketches op. 9b
Ludwig van Beethoven
Sonata op. 109
1° concerto
Dénes Várjon è oggi uno dei migliori pianisti della sua generazione e András Schiff ha più volte espresso la sua ammirazione per il più giovane collega. Una ammirazione che la nostra Associazione condivide e numerose le presenze del pianista ungherese nelle stagioni passate. Dénés Várjon – protagonista negli anni 2005-2008 di un ciclo dedicato a R. Schumann – inizia oggi un progetto in cui l’ultimo Beethoven è accostato a B. Bartók.
Sei programmi nell’arco dei prossimi tre anni. Si comincia con l’op. 109, ma Várjon recupera anche le sonate op. 78 e op. 79, secondo una intuizione che coincide con la riflessione critica di un musicologo come C. Dahlhaus che ha sottolineato l’importanza storica di una fase compositiva (quella compresa fra l’op. 78 e l’op. 90) significativa e nuova. Per Bartók, Beethoven rappresentò sempre l’ideale più alto: “non è dato a tutti i compositori, come fu per Beethoven” – scrisse nel 1911 – “di superare da soli tutte le difficoltà e di creare, in ciascun genere, qualcosa di perfetto”. Un musicista che significava anche quella autenticità che “un musicista tedesco trova in Bach e Beethoven e che noi dobbiamo cercare nei nostri villaggi: la continuità di una tradizione nazionale” (1920). E la ricerca della musica popolare contadina è al cuore stesso del pensiero compositivo di Bartók.